Cos'è l'intolleranza al lattosio
L’intollerante al lattosio fatica a digerire lo zucchero contenuto nel latte e nei suoi derivati, in quanto carente di lattasi, un enzima prodotto dalle cellule dell’intestino tenue, deputato all’assorbimento del lattosio tramite la scissione di quest’ultimo in glucosio e galattosio. Un deficit di lattasi fa si che il lattosio arrivi integro fin nel colon, dove interagendo con i batteri intestinali dà luogo ai problemi tipici dell’intolleranza, i quali possono comprendere diarrea, gonfiore e tensione addominale, senso di eccessiva pienezza, flatulenza e meteorismo, nausea, rumori intestinali (borborigmi), impellente bisogno di evacuare.
Come si effettua il test
Il test si effettua su dei campioni di aria espirata, utile alla determinazione dell’intolleranza al lattosio.
Durante il test, il paziente deve assumere un quantitativo specifico di lattosio e, quindi, espirare in una sacca nelle 3 ore successive, emettendo dei campioni d’aria. Nell’aria espirata viene poi misurata la quantità di idrogeno. In caso di malassorbimento del lattosio, dopo l’assunzione di quest’ultimo ed in assenza dell’enzima che deve metabolizzarlo (lattasi), nell’intestino si verificano processi di fermentazione e aumenta la produzione di idrogeno, che viene assorbito in circolo ed eliminato attraverso i polmoni con il respiro.
L’incremento, rispetto al valore basale, della produzione di gas, dall’ingestione del lattosio, indica che il soggetto è intollerante al lattosio stesso.Il test viene considerato positivo quando nell’aria espirata si registra un picco idrogeno superiore rispetto ai valori basali rilevati al momento di arrivo in laboratorio; in caso contrario, il test viene considerato negativo.
In base all’ampiezza di tale picco, infine, l’intolleranza al lattosio potrà essere classificata in lieve, moderata o grave
Preparazione al test
COSE DA EVITARE
- Nei 15 giorni precedenti al test evitare l’uso di antibiotici e lassativi.
- Nei 7 giorni precedenti evitare l’uso di probiotici (fermenti lattici e yogurt) e farmaci inibitori di pompa protonica (Gaviscon et simil, Omeprazolo, ecc..).
IL GIORNO PRIMA DEL TEST
Alimentarsi esclusivamente con
- Colazione: thè e fette biscottate.
- Pranzo: un piatto di riso bollito condito con olio E.V.O. a crudo.
- Cena: una bistecca oppure pesce lesso condito con olio E.V.O. a crudo.
Evitare pasti intermedi: spuntino di metà mattina e merenda. Bere solo acqua naturale (non gasata).
DALLE ORE 21:00 DEL GIORNO PRECENDENTE AL TEST
Il paziente deve osservare un DIGIUNO COMPLETO, senza fumare e masticare chewingum o caramelle. È possibile bere acqua naturale.
